Di momenti sospesi

Di quando ti senti un po’ perso.

Quel momento subito dopo una lunga giravolta quando ti dimentichi di guardare un punto fisso per far sì che non ti giri la testa.
Eppure alla fine ti dimentichi e non lo fai, ti metti a girare e poi quando ti fermi un po’ sei perso.

Allora ti aggrappi a qualcosa pur di restare in piedi, pur di non perdere l’equilibrio.
Però se ci pensi quel momento sospeso è anche un momento in cui ti permetti di non pensare alla realtà.

E forse alle volte necessitiamo di non pensare e agire.
Per vivere, conoscere, imparare, PROVARE qualcosa.

Il momento sospeso è quel momento in cui ti permetti di essere te stesso e forse questo è tutto quello che conta.

Per stasera va bene così

Non pensavo di crollare così. Continuo a ripetermi che questo compleanno non ho voglia di festeggiarlo per le condizioni di lockdown date dal maledetto covid ma forse è anche per quel “enta” mi spaventa. Non lo so, mi guardo indietro e mi sembra di non aver fatto abbastanza nella vita, di non aver raggiunto traguardi importanti o di aver sbagliato tutte le scelte fatte.

Di solito sono una persona abbastanza risoluta: so chi sono, chi voglio essere e cosa voglio raggiungere ma oggi l’ho dimenticato.

Non so chi sono, non so chi voglio essere e non so cosa voglio raggiungere nella vita. È come se fossi una lavagnetta di quelle magiche e qualcuno avesse tirato la leva per cancellare tutto. Una tela bianca.

Mi sento spaesata, lo ammetto.

Mi sento abbandonata a me stessa.

Una nave senza marinai sbattuta dalle onde che finirà per naufragare chissà dove.

Mi sento persa in questo mondo fatto di frenesie, di obiettivi da dover raggiungere “per forza di cose”, di cose che devi fare perché arrivati ad una certa età è strano che tu non stia al passo.

Il passo deciso da una società che ti sta con il fiato sul collo, che ti fa sentire fallito se non sei già realizzato nemmeno a metà della tua vita. Il passo deciso da chi non sa guardare al di là del proprio naso, da chi “se non fai così allora stai sbagliando”.

Forse starò sbagliando davvero in questa vita, forse credo di aver capito le regole del gioco ma il tabellone sul tavolo è un gioco diverso da quello che conosco io.

Nel frattempo che mi riprendo e che mi ricordo che in trent’anni qualcosa di buono l’ho fatto, questa sera mi prendo la libertà di essere una tela bianca.

Non so chi sono, non so chi voglio essere, non so che cosa voglio ma una cosa la so: so che intorno a me ho chi mi starà vicino nell’impresa di rispondere a tutti questi quesiti. E per stasera va bene così.

Il punto della situazione

E’ da un bel po’ che non faccio un post personale.
Ho passato periodi belli e periodi brutti in questo lasso di tempo in cui non ho scritto ma tutto è sembrato correre ad una velocità subumana e a starci dietro è stato veramente difficile.
Oggi invece sono qua. Sono in pausa da lavoro e guardo il cielo azzurro davanti a me. Dopo due mesi di primavera mascherata da inverno è quasi un sollievo stare a maniche corte. Penso al fatto che ieri ho finalmente dato l’acconto per le vacanze estive e che a Settembre tornerò in Grecia insieme a Mau. Non vedo l’ora, ho già iniziato il countdown!
In questi mesi ho fatto tantissime cose rispetto agli scorsi anni e ne sono veramente orgogliosa. Il freddo mi inibisce fisicamente e psicologicamente mentre quest’anno sono riuscita a fare tante cose grazie anche a Mau che mi ha riscosso dal mio torpore e mi ha detto “oh allora, ci diamo una mossa che non siamo morti? Dai su“. E per questo gli devo tantissimo, ne ho proprio bisogno alle volte.
E quindi mi sono armata di forza di volontà e ho fatto cose:
✿ Ho continuato il bullet journal senza mollare nemmeno una volta (cosa incredibile considerato che spesso lascio le cose a metà) poiché è una grandissima valvola di sfogo e mi permette di esprimere un po’ di creatività.
Ho ricominciato seriamente a leggere (come avrete notato dai post #ticonsigliounlibro) e ne sono tanto contenta anche se a rilento perché la sera a letto mi addormento dopo un capitolo.
Ho preso un po’ più seriamente la questione allenamento e oltre ad andare (non sempre) in palestra ho iniziato una challenge a casa che mi tiene occupata un bel po’ durante la settimana (ve ne parlerò appena l’avrò finita, giuro).
Ho iniziato ad essere un po’ più parsimoniosa con il mio denaro e ho iniziato a trattenermi dal comprare compulsivamente cose di cui non ho affatto bisogno.
✿ Abbiamo fatto un po’ di gite fuori porta e non vedo l’ora di farne delle altre. E’ una cosa che adoro e mi piace condividere tantissimo.
Queste sono solo quelle più importanti ma sono un sacco di cose a cui non ho rinunciato e/o non mi sono fatta prendere dalla depressione meteoropatica e per me è una grandissima vittoria perché vuol dire che grazie a chi ho vicino riesco a riacchiapparmi.
Alla fine tutto si riassume a quando vai a dormire e ti rendi conto che in una giornata sei stato produttivo invece di buttarla via. Ecco, questa sensazione della produzione mi sta piacendo, lo ammetto (anche se ogni tanto non mancano i giorni in cui l’unica cosa che vorrei fare è stare sul divano a guardare serie tv fino a sera) ed anche il solo fatto di essere riuscita a fare un po’ di esercizio fisico (che mi massacra di dolori eh) oltre il lavoro è già un grande passo.

E quindi niente, sono qua che guardo il cielo azzurro con il sole bello alto che riscalda l’aria e mi dico che oggi è proprio un bel giorno per essere felice senza un “motivo valido“, come direbbero molti.
A me non serve un motivo “valido” per esserlo, mi basta anche solo UN motivo per essere felice. Non sapete quanto questa cosa mi renda la vita più leggera.
Basta un solo motivo e la giornata è già un po’ più bella.

 

There Are So Many Beautiful Reasons to Be Happy
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